La nostra forza

CHI SIAMO

CHI SIAMO

Siamo un’associazione senza scopo di lucro che crede nell’amicizia, nella cooperazione e nel supporto reciproco.

Ci chiamiamo così perché crediamo nel valore dell’amicizia e della cooperazione, come quando si arrampica in montagna in gruppo e ci si aiuta e supporta l’un l’altro. Abbiamo vissuto 30 anni sulla strada, in carcere, negli ospedali per assistere i malati di AIDS e nelle comunità per il recupero dei giovani tossicodipendenti. Abbiamo fondato le nostre case comunità a Ferrere d’Asti, Alice Superiore, Chieri, Pralormo e dopo queste esperienze in Piemonte, siamo arrivati a Capodacqua di Assisi. Qui, oltre a voler accogliere chi bussa alla nostra porta per ritrovare se stesso nel silenzio e nella preghiera, vogliamo ristrutturare la casa per accogliere mamme e bimbi in difficoltà. Per dare loro la possibilità di ritrovare la vita e superare le situazioni difficili in cui vivono.

“Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io ristorerò.”

-Mt 11,28-
Una grande squadra

Non abbiamo nessun dipendente, viviamo solo di volontariato.

La nostra struttura di Capodacqua di Assisi è la nostra sede operativa. Ci sono 11 giovani, tutti provenienti da situazioni di disagio, che hanno fatto con noi il percorso di recupero e che ora si stanno reinserendo positivamente nella società. 

 

Il nostro cuore e la nostra anima sono Giovanna Catelotti e Don Gianfranco Laiolo. Giovanna si occupa della parte legata ai problemi materiali, organizzativi e segue i giovani nel campo del sociale. Don Gianfranco è impegnato nella parte spirituale, sempre pronto ad accogliere tutte le persone che hanno bisogno di un sostegno.

Siamo qui dal settembre 2010. Viviamo e preghiamo insieme. Col passare dei giorni, alcuni dei ragazzi che sono venuti qui con noi di hanno trovato lavoro e sono andati ad abitare in luoghi vicini.  

Nel frattempo il Signore, ancora una volta, ha fatto sentire nel nostro cuore la sua voce: abbiamo capito di voler accogliere le ragazze madri ed i loro bimbi, donne che subiscono violenza, giovani donne che escono dal carcere e non hanno un luogo dove andare.

Dopo trent’anni di vita vissuta in strada, in mezzo ai giovani, ai loro drammi e alle sofferenze di tante famiglie non ce la facevamo più, ci siamo sentiti “logori dentro” e abbiamo sentito il desiderio di vivere con un po’ più di preghiera, di ascolto della Parola e di accogliere chi bussa alla nostra porta desideroso di essere compreso, per ricevere un po’ di luce, speranza e conforto.